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Novembre è il mese dedicato alla sensibilizzazione sul tumore alla prostata, noi professionisti del benessere sentiamo il dovere di discutere della prostata e delle strategie di prevenzione associate.

Cos'è il tumore alla prostata?

Il tumore alla prostata origina dalle cellule presenti all'interno della ghiandola prostatica, le quali iniziano a proliferare in modo incontrollato. La prostata è un organo maschile che contribuisce alla produzione del liquido seminale rilasciato durante l'eiaculazione. In condizioni normali, ha le dimensioni di una noce, ma nel corso degli anni o a causa di patologie può ingrossarsi, causando problemi urinari. L'azione del testosterone è significativa sulla crescita di questa ghiandola. Il cancro alla prostata è uno dei tumori più comuni tra gli uomini, con circa 30.000 nuovi casi diagnosticati ogni anno in Italia. Tuttavia, il rischio di esiti fatali è relativamente basso, soprattutto se si interviene precocemente.

Fattori di rischio

Età: Uno dei principali fattori di rischio per il tumore alla prostata è l'età. Le probabilità di svilupparlo aumentano significativamente dopo i 50 anni, con circa due terzi dei casi diagnosticati in persone di età superiore ai 65 anni.

Familiarità: Un altro fattore rilevante è la predisposizione genetica. Il rischio di contrarre la malattia è notevolmente più alto per chi ha parenti affetti da questo tumore rispetto a chi non ha casi di cancro alla prostata in famiglia.

Genetica ed ormoni: La presenza di mutazioni in geni come BRCA1, BRCA2 (già associati a tumori al seno e all'ovaio) o del gene HPC1 può aumentare il rischio di sviluppare il cancro alla prostata. Inoltre, alti livelli di ormoni come il testosterone, che favorisce la crescita delle cellule prostatiche, e l'ormone IGF1, simile all'insulina ma che influisce sulla crescita cellulare anziché sul metabolismo dei carboidrati, potrebbero essere correlati al rischio di ammalarsi.

Sintomi e diagnosi

Nelle prime fasi, il tumore alla prostata è asintomatico. Quando cresce, può causare sintomi come difficoltà a urinare, frequente bisogno di urinare, dolore durante la minzione, presenza di sangue nelle urine o nello sperma, e sensazione di svuotamento incompleto della vescica. Il test del PSA, un enzima prodotto dalla prostata, può essere utilizzato per valutare la salute della prostata. Tuttavia, il PSA da solo non è sufficientemente accurato per confermare o escludere la presenza del tumore alla prostata, poiché i suoi livelli possono essere influenzati da molteplici fattori, non necessariamente legati al cancro.

L'esame rettale è una procedura diagnostica semplice per valutare la prostata e individuare eventuali anomalie. Se la visita urologica e i livelli di PSA sollevano sospetti sul cancro alla prostata, è possibile eseguire un'ecografia prostatica transrettale e, se necessario, una biopsia prostatica.

Prevenzione

Non esiste una prevenzione primaria specifica per il tumore alla prostata, ma è consigliabile adottare alcune abitudini sane nella vita quotidiana. Ciò include aumentare il consumo di frutta, verdura e cereali integrali, ridurre il consumo di carne rossa, specialmente quella grassa o troppo cotta, e limitare gli alimenti ad alto contenuto di grassi saturi. Mantenere un peso corporeo nella norma e praticare attività fisica sono altrettanto importanti. La prevenzione secondaria implica sottoporsi annualmente a una visita urologica, soprattutto per coloro con una storia familiare di tumore alla prostata o che superano i 50 anni di età.

In questo mese ricordiamoci che ci sono padri, compagni, fratelli e amici che affrontano problemi di salute di cui spesso non si parla. Gli uomini muoiono prematuramente, e non possiamo permetterci di restare in silenzio. Fai prevenzione anche tu.


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